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LA RICERCA NON SI FERMA: GLI STUDI LO IOV AL CONGRESSO 2021 DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA AIOM

LA RICERCA NON SI FERMA: GLI STUDI LO IOV AL CONGRESSO 2021 DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA AIOM
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Le ultime conquiste della ricerca scientifica sul glioblastoma, neoplasie EGFR mutate e carcinoma mammario triplo-negativo: a presentarle ad AIOM 2021 sono stati alcuni specialisti dell’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS. Il mandato di AIOM è infatti quello di promuovere la ricerca sperimentale e clinica, la prevenzione primaria e secondaria (screening e diagnosi precoce e tempestiva), la qualità delle cure oncologiche e la continuità terapeutica del paziente oncologico.

Importanti sono i dati presentati dal Dott. Giuseppe Lombardi, medico oncologo specialista nelle neoplasie del cervello e del sistema nervoso centrale. Il Dott. Lombardi ha presentato il tema della nuova e imminente classificazione di tutti i tumori cerebrali e successivamente ha eseguito una relazione sulle molteplici nuove prospettive di trattamento per i pazienti affetti da glioblastoma. Oltre a ciò, ha analizzato i recenti risultati ottenuti dallo studio “tutto IOV” sul ruolo del gene TERT nella prognosi e nella efficacia dei trattamenti in pazienti affetti da glioblastoma. Per la prima volta si è studiato questo gene sia alla diagnosi e anche alla recidiva, correlando la alterazione e l’impatto di questo gene su altre importanti mutazioni genetiche presenti nel glioblastoma.

La Dott.ssa Laura Bonanno, medico oncologo specialista nelle neoplasie polmonari, neuroendocrine, del timo e mesoteliomi, ha presentato i risultati preliminari di uno studio traslazionale spontaneo (ESTRA) italiano multicentrico coordinato dall’Università degli Studi di Torino e dall’Istituto Oncologico Veneto. Lo studio si è posto l’obiettivo di caratterizzare dal punto di vista molecolare i campioni tumorali e, ove possibile, il plasma di pazienti che hanno sviluppato resistenza acquisita agli inibitori tirosinchinasici di EGFR mediante “transizione istologica”, cioè modificando l’istotipo della malattia.
In sessione plenaria sono stati presentati i risultati dello studio spontaneo multicentrico radomizzato di fase III coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori G. Pascale, di cui lo IOV ha arruolato il maggior numero di pazienti. Lo studio confronta il trattamento con inibitore tirosinchinasico di EGFR (erlotinib) con l’associazione dello stesso più un farmaco antiagiogenico (bevacizumab), con l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza libera da progressione di malattia dei pazienti EGFR-mutati. Lo studio dimostra che l’approccio combinato è superiore e apre nuove prospettive per la ricerca clinica nell’ambito delle neoplasie EGFR mutate.

La Prof.ssa Maria Vittoria Dieci, medico oncologo della Breast Unit, ha presentato lo studio intitolato: “Chemioterapia neoadiuvante contenente carboplatino in pazienti con carcinoma mammario triplo-negativo”.
Si tratta di uno studio multicentrico volto a valutare il valore dell’aggiunta dell’agente chemioterapico carboplatino al trattamento preoperatorio (o neoadiuvante) standard a base di chemioterapia con taxani e antracicline in pazienti con carcinoma mammario triplo-negativo in uno scenario di pratica clinica. Nell’ambito dello studio è stato applicato un modello statistico (propensity score matching) al fine di ridurre gli effetti dei possibili fattori confondenti. I risultati dello studio evidenziano un significativo miglioramento della probabilità di raggiungimento della cosiddetta risposta patologica completa (assenza di tumore infiltrante residuo sul materiale istologico relativo all’intervento chirurgico) nel gruppo di pazienti che ha ricevuto anche carboplatino nell’ambito del trattamento pre-operatorio, confermando quindi, in una popolazione di pratica clinica, i risultati osservati nell’ambito degli studi clinici.

La Dott.ssa Antonella Brunello, medico oncologo specialista in sarcomi dei tessuti molli e dell’osso, ha presentato i dati relativi alla campagna vaccinale COVID-19 all’interno dello IOV. Il titolo dell’intervento è: “Safety of Covid-19 vaccine in oncological patients: the Istituto Oncologico Veneto experience”. In particolare, la nostra casistica ha consentito di avere i dati di sicurezza del vaccino sulla più numerosa coorte di pazienti oncologici in trattamento oncologico attivo disponibile ad oggi (5297 pazienti vaccinati con doppia dose tra Marzo e Aprile, e 2514 pazienti che hanno ricevuto sempre presso lo IOV la terza dose nei primi due weekend di Ottobre), e confermano la sicurezza del vaccino nei pazienti oncologici.

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