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NONNO GIANCARLO E IL SARCOMA: «NOI, GUERRIERI COI CAPELLI BIANCHI»

NONNO GIANCARLO E IL SARCOMA: «NOI, GUERRIERI COI CAPELLI BIANCHI»
Storie, Comunicati stampa

«La malattia è pesante ma l’ho presa come una delle cose della vita. Oggi riprendo a fare giardinaggio, trascurato nei mesi della chemioterapia». In occasione del 2 ottobre, Giornata nazionale dei Nonni, l’Istituto Oncologico Veneto pone l’attenzione sugli assistiti over 70, oltre 1.600, con 8mila prestazioni erogate nei primi 7 mesi del 2021.
Il DG Benini: «Il progressivo aumento degli anziani colpiti da patologia neoplastica comporta una gestione complessa: il nostro Istituto fa quotidianamente il “tifo” per questi “nonni” che, con fatica, sudore e impegno, hanno fatto la storia del nostro territorio. Se noi riusciamo a vedere lontano, è perché siamo seduti sulle loro spalle».

Icone, candelabri, cassapanche, dipinti, comò: per oltre cinquant’anni sono stati il mondo di Giancarlo. Poi, un giorno del dicembre scorso, una diagnosi gli ha stravolto i piani di tranquillo pensionato dopo una vita da antiquario: sarcoma raro. Gli approfondimenti, la chemioterapia, un protocollo di ricerca sperimentale. «La malattia è pesante ma l’ho presa come una delle cose della vita – confida Giancarlo, 75 anni, residente ad Albignasego, ex alpino – la mia famiglia mi è stata vicina, i miei due figli, i miei tre nipotini tra i 3 e i 6 anni, tanta energia mi hanno dato e continuano a infondermi. “Ciao nonno come stai?”, mi dicono sempre. Due di loro vivono all’estero ma è come se fossero sempre qui con me: quante telefonate, quante videochiamate per vedermi, anche se non ho più tanti capelli in testa… Ieri ho fatto l’ultimo controllo, sta andando abbastanza bene, mi hanno detto che possiamo rivederci tra due mesi. Ho viaggiato tanto per lavoro nella mia vita, dall’America all’Europa, da Cuba a Parigi, poi ho dovuto fermarmi per cause di forza maggiore… Oggi, se c’è il sole, ricomincerò a curare il mio grande giardino. L’ho trascurato, non c’ho più messo mano da quando mi sono ammalato… Ma è ora di riprendere! Quando i miei nipotini vengono qui è una gioia».

Il 38% dei pazienti in cura all’Istituto Oncologico Veneto ha più di 70 anni. Parliamo, nello specifico, di 1.664 assistiti nei primi 7 mesi del 2021, per un totale di oltre 8mila prestazioni erogate. Scorporando il dato per fasce d’età, lo IOV ha attualmente in carico 1.164 persone tra i 70 e i 79 anni, 477 tra gli 80 e gli 89, 22 over 90. Un impegno considerevole se si valuta che il trend è sempre stato consistente negli anni: nel 2019 i pazienti over70 dello IOV erano 1.844, nel 2020 oltre duemila (2.004) e il dato parziale del 2021 lascia intendere che, in prospettiva, il numero a fine anno verrà superato.

«Più di una persona su 3 in carico allo IOV è anziana o addirittura grande anziana: questo fa ben capire – sottolinea Patrizia Benini, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – quando importante sia l’oncologia geriatrica: il progressivo aumento degli anziani fragili colpiti da patologia neoplastica comporta inevitabilmente una più complessa gestione, da molteplici punti di vista: fisico, psicologico, farmacologico per le possibili interazioni della terapia oncologica con altre condizioni cliniche, penso al diabete, a malattie cardiovascolari o polmonari. Oggi, Giornata nazionale dei Nonni, ci piace attirare l’attenzione su questa popolazione di assistiti anziani, che affrontano la malattia con forza, tenacia, coraggio, con la volontà di non arrendersi mai cui, immaginiamo, contribuisce il sostegno di figli, nipoti, amici. Il nostro Istituto fa, quotidianamente, il “tifo” per questi “nonni” che hanno fatto, con fatica, sudore e impegno, la storia del nostro territorio. Se noi riusciamo a vedere lontano, è perché siamo seduti sulle loro spalle».

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