<\/div>\n\n\n\n
Fino a pochi decenni fa la carcinosi peritoneale era ritenuta una condizione incurabile, per la quale si proponeva la sola chemioterapia sistemica associata a terapie palliative e di supporto. L\u2019introduzione dei concetti di peritoneo come organo e della carcinosi come malattia loco-regionale ha rivoluzionato l\u2019approccio terapeutico a questa condizione clinica.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019asportazione chirurgica macroscopicamente radicale della malattia peritoneale associata ad una chemioterapia intraperitoneale si \u00e8 dimostrata efficace nel prolungare l\u2019intervallo libero di malattia e di aumentare le percentuali di guarigione in casi selezionati. Questo trattamento multimodale <\/strong>unisce chirurgia citoriduttiva (Cytoreductive Surgery, CRS<\/em>) e chemioterapia ipertermica intraperitoneale (Hyperthermic Intraperitoneal Chemotherapy, HIPEC<\/em>) ed \u00e8 entrato a pieno diritto nell\u2019offerta terapeutica dei pazienti con carcinosi peritoneale. Esso trova attualmente indicazione nel trattamento dei seguenti tipi istologici:<\/p>\n\n\n\n\nmesotelioma peritoneale<\/li>\n\n\n\n pseudomyxoma peritoneale (origine dall\u2019appendice)<\/li>\n\n\n\n carcinosi di origine colo rettale<\/li>\n\n\n\n carcinosi di origine ovarica<\/li>\n\n\n\n carcinosi di origine gastrica<\/li>\n<\/ul>\n\n\n\nQuesto trattamento per la carcinosi peritoneale sfrutta la sinergia fra chirurgia, calore e chemioterapia<\/strong>. La tecnica prevede innanzi tutto di asportare nel modo pi\u00f9 radicale possibile tutti i noduli peritoneali visibili (chirurgia citoriduttiva<\/strong>) attraverso l\u2019utilizzo di particolari elettrobisturi ad alto voltaggio. In alcuni casi, per carcinosi che coinvolgano in modo massivo un determinato distretto addominale, \u00e8 necessario eseguire anche delle resezioni intestinali e di alcuni organi addominali (milza, fegato, utero, ovaie).<\/p>\n\n\n\nAl termine dell’intervento chirurgico, rimanendo in sala operatoria, viene applicata la chemioterapia intraperitoneale per eliminare eventuali residui microscopici e \u201clavare\u201d la cavit\u00e0 addominale. Questa particolare chemioterapia, detta chemioterapia intraperitoneale ipertermica<\/strong>, utilizza farmaci che vengono assorbiti in minima parte dall\u2019organismo e possono dunque essere impiegati con dosaggi decisamente elevati, evitandone gli effetti collaterali. La chemioterapia intraperitoneale \u00e8 effettuata in condizioni di ipertermia (portando, cio\u00e8, la temperatura del corpo al di sopra dei limiti normali) poich\u00e9 \u00e8 stato dimostrato che il calore potenzia l\u2019effetto dei farmaci e presenta esso stesso un effetto tumoricida diretto. Per tale fase si utilizza una macchina dedicata che ha lo scopo di creare un circolo a flusso e temperatura costanti all\u2019interno della cavit\u00e0 addominale della durata di circa 60 minuti.<\/p>\n\n\n\nTerminato l\u2019intervento<\/strong>, il paziente \u00e8 generalmente trattenuto per 24 ore in terapia intensiva, per un migliore monitoraggio dei parametri vitali. Il tempo di degenza post-operatorio pu\u00f2 variare dai 10 ai 30 giorni a seconda dell\u2019importanza della procedura eseguita e della capacit\u00e0 di ripresa delle funzioni intestinali del paziente. Il tasso di complicanze attese \u00e8 in stretta relazione con l\u2019esperienza del centro che esegue l\u2019intervento ed \u00e8 in linea con quello di altri interventi ad alta complessit\u00e0 sulle vie digestive.<\/p>\n\n\n\nCome per tutte le procedure di una certa complessit\u00e0, che impiegano apparecchiature speciali, \u00e8 stato ampiamente dimostrato che il trattamento combinato di chirurgia e chemioipertermia d\u00e0 i migliori risultati nei centri oncologici con maggiore esperienza. Lo IOV offre questo trattamento dopo l’attenta valutazione di ogni singolo caso da parte di un gruppo multidisciplinare del quale fanno parte chirurghi, oncologi, patologi, radiologi e medici nucleari specializzati.<\/p>\n\n\n\n
Altre opzioni<\/h3>\n\n\n\n<\/div>\n\n\n\n
La possibilit\u00e0 di eseguire l\u2019intervento di chirurgia citoriduttiva per via laparoscopica seguita dalla chemioterapia ipertermica intraperitoneale (HIPEC laparoscopica) \u00e8 una delle innovazioni che la UOC Chirurgia oncologica delle vie digestive propone in casi selezionati, con basso carico di malattia o a scopo profilattico in pazienti con tumori ad alto rischio di sviluppare carcinosi. A scopo palliativo<\/strong> viene proposta la chemioterapia pressurizzata intraperitoneale, meglio nota come Pressurized Intraperitoneal Aerosol Chemotherapy, PIPAC. \u00c8 una tecnologia che permette il trattamento di noduli peritoneali con provata efficacia e sicurezza. Si tratta di una metodica chirurgica che viene eseguita in laparoscopia, in regime di ricovero breve e che pu\u00f2 essere ripetuta in diverse sedute grazie alla sua elevata tollerabilit\u00e0 e basso impatto sulla qualit\u00e0 di vita dei pazienti trattati.<\/p>\n\n\n\nRiabilitazione oncologica<\/h2>\n\n\n\n<\/div>\n\n\n\n
La chirurgia citoriduttiva + HIPEC ha sicuramente un impatto funzionale (lenta ripresa delle normali funzioni vitali, transitorie menomazioni ed effetti collaterali) e pu\u00f2 causare un significativo deterioramento delle condizioni psico-fisiche del paziente, comportando una condizione di stanchezza, debilitazione ed affaticamento fisico e psicologico. Allo IOV siamo consapevoli che la cura non deve limitarsi al \u201ctrattamento della malattia\u201d ma necessita di un costante supporto prima, durante e dopo il trattamento, garantendo al paziente e ai suoi familiari benessere psico-fisico e la migliore qualit\u00e0 di vita possibile. Per tale motivo \u00e8 disponibile un team di specialisti dedicati (fisiatri, fisioterapisti, nutrizionisti e psicologi) in grado di seguire il paziente in tutto il percorso.<\/p>\n\n\n\n
Tutti i pazienti sottoposti a intervento vengono discussi in ambito multidisciplinare oncologico al fine di valutare la necessit\u00e0 di trattamenti oltre alla chirurgia. Nella fase precoce di riabilitazione e in quella successiva di follow up il paziente viene seguito negli ambulatori chirurgici con personale dedicato.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Con carcinosi peritoneale generalmente s\u2019intende la diffusione di un tumore dall\u2019organo di origine al peritoneo, la membrana sierosa che riveste internamente la cavit\u00e0 addominale. Tale condizione \u00e8 relativamente frequente negli stadi avanzati di molte neoplasie del tratto digerente come il tumore del colon, dell\u2019appendice, dello stomaco, del pancreas, delle vie biliari e dell\u2019apparato ginecologico, come […]<\/p>\n","protected":false},"menu_order":5,"template":"","meta":{"_acf_changed":false,"site-sidebar-layout":"no-sidebar","site-content-layout":"plain-container","ast-site-content-layout":"normal-width-container","site-content-style":"unboxed","site-sidebar-style":"unboxed","ast-global-header-display":"","ast-banner-title-visibility":"","ast-main-header-display":"","ast-hfb-above-header-display":"","ast-hfb-below-header-display":"","ast-hfb-mobile-header-display":"","site-post-title":"disabled","ast-breadcrumbs-content":"","ast-featured-img":"disabled","footer-sml-layout":"","theme-transparent-header-meta":"default","adv-header-id-meta":"","stick-header-meta":"","header-above-stick-meta":"","header-main-stick-meta":"","header-below-stick-meta":"","astra-migrate-meta-layouts":"set","ast-page-background-enabled":"default","ast-page-background-meta":{"desktop":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""}},"ast-content-background-meta":{"desktop":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-gradient":""}},"ep_exclude_from_search":false,"footnotes":""},"acf":[],"yoast_head":"\n
Carcinosi peritoneale - Istituto Oncologico Veneto<\/title>\n \n \n \n\t \n