{"id":4611,"date":"2016-09-28T16:51:25","date_gmt":"2016-09-28T14:51:25","guid":{"rendered":"https:\/\/www.ioveneto.it\/?post_type=pathology&p=4611"},"modified":"2023-10-18T10:24:24","modified_gmt":"2023-10-18T08:24:24","slug":"tumore-dellovaio","status":"publish","type":"pathology","link":"https:\/\/www.ioveneto.it\/pathology\/tumore-dellovaio\/","title":{"rendered":"Tumore dell’ovaio"},"content":{"rendered":"\n
L\u201980-90% dei tumori ovarici insorge in donne di et\u00e0 compresa tra i 20 e i 65 anni. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni e sono quelli che hanno un et\u00e0 di insorgenza pi\u00f9 precoce. Il 15-20% dei tumori ovarici \u00e8 invece maligno con un\u2019insorgenza in et\u00e0 superiore ai 40 anni. Le forme maligne rappresentano il 30% delle neoplasie genitali femminili e costituiscono la 4\u00b0 causa di morte nel sesso femminile.<\/p>\n\n\n\n
Da punto di vista istologico, i tumori maligni dell\u2019ovaio sono di tre tipi<\/strong>: epiteliali, germinali e stromali. Le forme epiteliali hanno un\u2019incidenza del 60% e colpiscono donne sia in et\u00e0 riproduttiva sia in et\u00e0 avanzata. Le forme germinali, invece, sono diagnosticate nel 40-60% dei casi in donne di et\u00e0 inferiore a 20 anni.<\/p>\n\n\n\n Attualmente non sono riconosciute attivit\u00e0 efficaci nella diagnosi precoce<\/strong> del tumore ovarico. Le evidenze scientifiche identificano trai fattori di rischio la nulliparit\u00e0, l\u2019infertilit\u00e0, la prima gravidanza in et\u00e0 superiore ai 35 anni, l\u2019et\u00e0, la razza caucasica, l\u2019obesit\u00e0, l\u2019esposizione a terapie estrogeniche prolungate, pregressi tumori mammari o colici o endometriali, oppure una storia familiare positiva per tumore dell\u2019ovaio.<\/p>\n\n\n\n Il 5-10 per cento dei tumori epiteliali dell’ovaio sono di tipo eredo-familiare<\/a> e trovano riscontro in mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 che implicano, inoltre, un’associazione fra carcinoma ovarico e tumore mammario.<\/p>\n\n\n\n L\u2019istotipo pi\u00f9 frequente di tumore maligno epiteliale dell\u2019ovaio \u00e8 il carcinoma sieroso di alto grado. Questo si presenta nella maggior parte dei casi in stadio avanzato e questo rende conto della sopravvivenza a 5 anni stimata al 41%.<\/p>\n\n\n\n I sintomi del tumore ovarico sono spesso non specifici e tardivi<\/strong>; a causa di ci\u00f2, circa il 75-80% delle pazienti presenta, al momento della diagnosi, una malattia in fase avanzata. Solo nel 10% dei casi \u2013 il pi\u00f9 delle volte in occasione di controlli ginecologici routinari \u2013 la scoperta della neoplasia avviene quando essa \u00e8 limitata agli annessi.<\/p>\n\n\n\n Nella maggior parte dei casi ci si rivolge al medico in seguito a sintomi riconducibili alla presenza di malattia avanzata, come una massa addominale o ascite (cio\u00e8 un accumulo di liquido nell\u2019addome legato, sovente, a carcinosi peritoneale<\/a>).<\/p>\n\n\n\n La presenza di una massa in sede annessiale deve sempre far sospettare una neoplasi maligna. Si rendono dunque necessarie indagini quali ecografia trans-vaginale e il dosaggio dei marcatori sierici (CA124 e HE4).<\/p>\n\n\n\nSintomi<\/h2>\n\n\n\n
Diagnosi<\/h2>\n\n\n\n