Allo IOV una nuova tecnica per i pazienti affetti da ostruzione gastrica causata da neoplasie del tratto gastrointestinale (soprattutto pancreatiche). Si tratta della “gastroenterostomia EUS-guidata” (EUS-GE) che risulta molto efficace per la gestione dell’ostruzione gastrica maligna.
Una recente meta-analisi di 513 pazienti, che ha confrontato la pratica della gastroenterostomia EUS-guidata e la gastroenterostomia chirurgica (SGJ), ha rilevato che il nuovo tipo di intervento è associato a un maggiore successo clinico con tassi inferiori di eventi avversi, di reintervento, di ostruzione dello stent e di degenza ospedaliera. Mentre un altro studio comparativo, che ha esplorato gli esiti a lungo termine dell’intervento guidato, è stato condotto in due centri con 436 pazienti (232 EUS-GE, 131 ES e 73 SGJ) durante un follow-up mediano di 185,5 giorni (intervallo interquartile 55,2-454,2). Anche in questo studio il gruppo operato con la nuova tecnica ha dimostrato tassi di successo clinico significativamente più elevati rispetto alla gastroenterostomia chirurgica e tassi più bassi di reintervento (0,9% vs 13,7%).
“L’ostruzione dello svuotamento gastrico (Gastric Outlet Obstruction-GOO) è la manifestazione clinica di un’ostruzione meccanica a livello della regione antro-pilorica o dell’intestino tenue prossimale (duodeno) – spiega il dottor Alberto Fantin, Direttore U.O.C. Gastroenterologia dello IOV. Può derivare da cause benigne o maligne e i pazienti spesso presentano sazietà precoce, peggioramento del bruciore di stomaco, dolore epigastrico, nausea, vomito e/o perdita di peso. In casi di GOO maligno, tale sequela può interrompere le opzioni di trattamento chemioterapico e influire sulla qualità della vita. Di conseguenza, la gestione di questa ostruzione è fondamentale per ridurre i sintomi e ristabilire l’alimentazione per bocca. Nel contesto dell’ostruzione gastrica maligna, molti pazienti soffrono di sintomi debilitanti che richiedono una palliazione duratura. La continua evoluzione degli strumenti endoscopici nel corso degli anni ha aperto la strada ad alternative minimamente invasive alle procedure chirurgiche per molteplici patologie gastrointestinali. L’EUS-GE – aggiunge il dott Fantin – ha dimostrato eccellenti risultati tecnici e clinici oltre il 90% con eventi avversi limitati e comunque minori rispetto all’opzione chirurgica.”
“Abbiamo introdotto nelle sedi dello IOV questo nuovo intervento perché siamo convinti che apporti un grande miglioramento alla cura dei nostri pazienti – aggiunge il Direttore Generale, Maria Giuseppina Bonavina -. E’ una pratica mini- invasiva che riduce i tempi di guarigione e anche di durata della degenza ospedaliera. Il nostro Istituto ha appena compiuto 20 anni di attività e continuerà a sostenere la prevenzione, l’umanizzazione del rapporto medico-paziente e soprattutto l’introduzione di pratiche all’avanguardia che abbiano rilevanti risultati clinici. Questa è una di quelle.”
Finora l’opzione chirurgica con la gastro-entero-anastomosi ha fornito risultati affidabili e un sollievo sintomatico anche se il suo uso è associato a una significativa morbilità e mortalità. Si deve aggiungere inoltre che nei casi di malattia avanzata, i pazienti possono non essere candidati all’intervento chirurgico ed è necessaria un’alternativa meno invasiva. Negli ultimi anni, l’applicazione terapeutica della Ecoendo-guidata è emersa come una nuova alternativa; minimamente invasiva per palliare l’ostruzione in pazienti che potrebbero non essere candidati all’intervento.
“Rispetto all’intervento chirurgico – conclude il dottor Fantin – la Gastroenterostomia-Ecoendo-guidata è associata a tempi più brevi per l’assunzione di cibo per via orale, a una minore durata della degenza post-intervento e un minor numero di eventi avversi. Questo, per quanto riguarda il paziente oncologico, va a favore di una miglior qualità di vita e, dove richiesto, si ottiene una ripresa della terapia più rapida. Oggi, indubbiamente, lo IOV rappresenta una delle poche realtà in Veneto ed in Italia in grado di offrire questo tipo di tecnica ai pazienti affetti da ostruzione gastrica causata da neoplasie del tratto gastrointestinale.”