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COLLEZIONE DI CAMPIONI BIOLOGICI PER RICERCA SCIENTIFICA E CREAZIONE DI NUOVI FARMACI “INTELLIGENTI”: PRENDE AVVIO LA BIOBANCA DELLO IOV

COLLEZIONE DI CAMPIONI BIOLOGICI PER RICERCA SCIENTIFICA E CREAZIONE DI NUOVI FARMACI “INTELLIGENTI”: PRENDE AVVIO LA BIOBANCA DELLO IOV
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Rappresentano una preziosa fonte di risorse per la diagnosi e la ricerca, da quella di base fino alla sperimentazione di terapie, in quanto permettono di aver a disposizione cellule di diversa istologia nonché il genoma e trascrittoma cellulare (ovvero la totalità degli RNA trascritti a partire dal genoma), i prodotti della sua espressione e le impronte della regolazione trascrizionale: sono le biobanche, strettamente legate al rapido avanzamento della ricerca e delle tecnologie applicate alla medicina. Per un Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico, quale è lo IOV, disporre di una propria biobanca è un requisito indispensabile.

Consapevole dell’importanza di queste raccolte organizzate di materiale biologico e dei dati a loro associati, la Regione del Veneto ha disposto la realizzazione della biobanca presso lo IOV-IRCCS tramite lo spostamento della titolarità del Centro per i biomarcatori diagnostici, prognostici e predittivi (CRIBT) dall’ULSS 3 Serenissima. La biobanca con annesso CRIBT è stata incardinata quale unità organizzativa in staff alla Direzione Scientifica. Quest’ultima coordinerà la stesura di un documento programmatico sul funzionamento della biobanca, con particolare riferimento alle specifiche funzioni da svolgere, alla tipologia di materiale raccolto e alle modalità di conservazione dei campioni, di gestione delle informazioni e di trasporto.

«Il successo delle ricerche mediche atte a identificare la eziopatogenesi delle malattie e la possibilità di sviluppare nuovi farmaci “intelligenti” – commenta il Direttore Scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto, professor Vincenzo Bronte – necessitano della disponibilità di numerosi campioni biologici; le collezioni istituzionali, organizzate e strutturate secondo regole stabilite e condivise dalla comunità scientifica, comunemente dette “biobanche”, costituiscono quindi un importante strumento per la ricerca, i cui risultati positivi portano benefici non solo al donatore e alla sua famiglia ma a tutta la comunità. Importante, quindi, la determinazione assunta dalla Regione Veneto e la collaborazione con l’ULSS Serenissima: investiamo in questa unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzata alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano per la diagnosi e la ricerca scientifica sulla diversità intra ed inter-tumorale».

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