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ESMO 2017: LO STUDIO REGOMA, COORDINATO DALLO IOV, SPERANZA PER I TUMORI CEREBRALI

ESMO 2017: LO STUDIO REGOMA, COORDINATO DALLO IOV, SPERANZA PER I TUMORI CEREBRALI
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È stato presentato oggi a Madrid durante il congresso annuale della European Society of Medical Oncology il risultato di Fase II dello studio Regoma, un trial multicentrico randomizzato in pazienti con glioblastoma ideato e progettato dall’Istituto Oncologico Veneto-IRCCS. Giuseppe Lombardi (specialista tumori cerebrali, Oncologia Medica 1) ha illustrato i risultati raggiunti durante una sessione plenaria, parlando di “ottimi e incoraggianti risultati per un farmaco, Regorafenib, che si è dimostrato superiore rispetto alla terapia standard (lomustina) in termini di aumento della sopravvivenza in pazienti con GBM recidivati dopo radioterapia e temozolomide”.

Lo studio (che porta la firma anche di Vittorina Zagonel, Gian Luca De Salvo, Stefano Indraccolo, Eleonora Bergo, Ardi Pambuku ed Eleonora Bergo, tutti clinici e ricercatori dello IOV) ha coinvolto 119 pazienti in dieci centri italiani nel periodo novembre 2015-febbraio 2017 ed ha mostrato una Progression Free Survival a sei mesi di 15,5% contro 8,3% della terapia standard. Ora Regoma entrerà in una più ampia fase III randomizzata, periodo nel quale i livelli di efficacia del Regorafenib.

Il commento finale di Giuseppe Lombardi, al termine della presentazione all’ESMO: «Ci troviamo di fronte a risultati ottimi offerti dalla fase II di Regoma per una patologia che ad oggi è assolutamente orfana di trattamenti. Lo IOV in questo modo conferma di avere capacità scientifica, clinica e organizzativa per portare avanti studi in aree terapeutiche complesse e dimenticate, creando una rete virtuosa su tutto il territorio nazionale a tutto vantaggio dei pazienti e della comunità medica».

Approfondimento sullo studio Regoma (in lingua inglese).

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