Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Oncologico Veneto IOV ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista British Journal of Cancer un articolo che dimostra una possibile applicazione innovativa della biopsia liquida a pazienti affetti da tumori polmonari.
Lo studio evidenzia come la biopsia liquida possa essere utilizzata per identificare precocemente i pazienti che presentano un rischio maggiore di non rispondere al trattamento con immunoterapia, attraverso specifiche analisi condotte su un prelievo di sangue eseguito all’inizio del trattamento. I risultati ottenuti hanno la potenzialità di migliorare il percorso terapeutico dei pazienti, personalizzandolo sulla base del loro rischio individuale.
Il lavoro fa parte di un percorso di ricerca avviato alcuni anni fa con l’obiettivo di utilizzare la biopsia liquida per migliorare l’efficacia dei trattamenti disponibili, personalizzandoli. È il risultato di una duratura e proficua collaborazione tra il team clinico dell’Oncologia 2, diretto dalla Prof.ssa Valentina Guarneri, specializzato nella cura delle neoplasie polmonari (referente dello studio, Dott.ssa Laura Bonanno), il gruppo di ricerca oncologica di base e traslazionale, diretto dal Prof. Stefano Indraccolo, referente regionale per la diagnostica in campioni di biopsia liquida (referente dello studio Dott.ssa Elisabetta Zulato) e l’Unità di Ricerca Clinica diretta dal Dott. Gian Luca De Salvo (referente dello studio Dott.ssa Paola Del Bianco).
Lo studio è stato in parte sostenuto da fondi del 5 per mille devoluti allo IOV (responsabili scientifici Prof. Indraccolo e Dott.ssa Bonanno).
