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METASTASI OSSEA: CONGRESSO NAZIONALE A PADOVA, L’INTERDISCIPLINARITÀ CAMBIA IN MEGLIO I PROCESSI DI CURA

METASTASI OSSEA: CONGRESSO NAZIONALE A PADOVA, L’INTERDISCIPLINARITÀ CAMBIA IN MEGLIO I PROCESSI DI CURA
Prevenzione e cura

Si apre domani a Padova il VI Congresso nazionale della Società Italiana di Osteoncologia (SIO), con una due giorni presso Palazzo Zacco (14-15 novembre, Prato della Valle, Padova) patrocinata da IOV, Rete Oncologica Veneta (ROV) e AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica). Presidenti del simposio sono Vittorina Zagonel (Direttore Oncologia Medica 1, IOV-IRCCS) e Daniele Santini (presidente SIO), direttore di oncologia al Campus Biomedico di Roma e Coordinatore delle Linee Guida Nazionali AIOM sul Trattamento delle Metastasi Ossee.

L’evento padovano si propone come approfondimento d’avanguardia sul tema delle metastasi ossee, che interessano circa 190.000 persone in Italia (il 75% dei malati oncologici) e rappresentano oggi la causa maggiore di morbilità nei pazienti con cancro. A fronte del prolungamento dei tempi di sopravvivenza del paziente oncologico, si assiste infatti ad una crescita dell’incidenza delle localizzazioni secondarie: l’osso rappresenta una delle sedi più comune di metastasi, insieme a polmone e fegato. L’adeguato trattamento di queste metastasi permette di migliorare la qualità di vita e la prognosi di questi pazienti. L’interdisciplinarità è il principio guida per realizzare questo obiettivo: infatti, soltanto dalla visione complessiva della persona e della sua patologia, resa possibile dal concorso delle differenti specialità cliniche, può derivare una garanzia di ottimizzazione dei processi di cura in termini di continuità e di efficacia dei percorsi diagnostico-terapeutici. Ed obiettivo principale della SIO, fondata nel 2008, è appunto sviluppare un approccio multidisciplinare negli interventi di ricerca, diagnosi e formazione alla osteoncologia.

Al convegno SIO di Padova – che si apre martedì 14 novembre alle 14,30, per chiudersi nel tardo pomeriggio del 15 – sono attesi oncologi, internisti, ortopedici, endocrinologi, radioterapisti, medici nucleari, radiologi interventisti, palliativisti, infermieri, ricercatori, data manager, per una visione globale della problematica. Il Programma congressuale (che ha due specialiste dello IOV-IRCCS come responsabili scientifici, Antonella Brunello e Stefania Zovato) sarà introdotto da Zagonel, Santini e Pierfranco Conte (coordinatore della ROV) e si aprirà con una lettura a cura di Manuel Zorzi (Registro Tumori del Veneto) che illustrerà l’incidenza e la prevalenza della malattia scheletrica nei pazienti oncologici del Veneto. L’agenda dei lavori prevede una serie nutrita di approfondimenti: le metastasi ossee nelle patologie oncologiche; le problematiche osteometaboliche nel paziente oncologico; la presa in carico del paziente con malattia scheletrica nei Centri accreditati; la malattia oligometastatica; i nuovi farmaci molecolari; gli inibitori del riassorbimento osseo; i trattamenti non farmacologici della malattia ossea. La discussione interdisciplinare di ogni argomento permetterà di chiarire tutti gli aspetti di un settore, quello dell’osteoncologia, sempre più importante nella storia del paziente oncologico, proprio per la sua lunga sopravvivenza.

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