Dal 2009 ho l’opportunità di prestare le mie competenze specifiche, date dalla formazione in psicologia e psicoterapia applicate all’ambito oncologico, a coloro che si rivolgono allo IOV.
In particolare, le persone che richiedono un trattamento per neoplasia all’esofago, allo stomaco e alle vie digestive possono scoprire elementi di discontinuità rispetto alla propria qualità di vita: in tal caso potranno trovarmi come membro dell’equipe dell’UOC Chirurgia oncologica delle Vie Digestive e insieme, concordemente, individueremo la via più adatta a fare fronte ai cambiamenti per riportarli all’orizzonte della salute, cui miriamo. Infatti il momento del primo accesso, della diagnosi, della pianificazione del trattamento, della chemio/radioterapia, dell’intervento chirurgico e del post-operatorio possono aprire la porta all’incertezza e alla preoccupazione su ciò che accadrà e così diventare "momenti critici". Su richiesta specifica da parte dei nostri utenti (a volte anche per “curiosità”, a volte su consiglio dei curanti) mi affianco dunque ai pazienti e ai famigliari, per ricostruire ciò che riguarda la salute.
Inoltre, come d’uso entro un Istituto di ricerca quale lo IOV, l’attività clinica con le persone è rafforzata dai risultati dell’attività di ricerca, per cui sono presente anche nella veste di ricercatore per i progetti in cui è impegnata l’Unità Operativa. A tal proposito attualmente rivesto il ruolo di Guest Editor per lo
Special Issue "Healthy Even through Cancer—What Are the Assumptions and Outcomes for Psychological Intervention" della rivista Behavioral Science.