La “stanza del silenzio” è uno spazio neutro destinato al raccoglimento, alla meditazione, alla preghiera, all’elaborazione del lutto e della sofferenza, con particolare attenzione alla dimensione psicologica, culturale, religiosa e spirituale.
È uno spazio a disposizione di pazienti, familiari, personale sanitario.
È utilizzabile da tutti, a prescindere dal credo religioso. È un luogo in cui è possibile stare soli o in gruppo, nel rispetto reciproco, caratterizzato dalla completa assenza di simboli religiosi.
Esperienze di questo genere sono già presenti in altri centri oncologici a livello nazionale e internazionale.
PERCHÉ IL SILENZIO È IMPORTANTE?
Il silenzio può diventare un vero e proprio rituale di benessere: aiuta ad abbassare l’attivazione del nostro cervello, rilassa la mente e aiuta a ridurre lo stress psico-fisico.
Il silenzio favorisce l’osservazione, la percezione del mondo circostante, la sensibilità al suono e l’ascolto di sé stessi. È in grado di infondere calma, di allontanare i pensieri negativi e, secondo alcune ricerche, di migliorare sensibilmente la qualità della vita con un impatto positivo sulla salute.
L’indagine “Osservatorio PREMs”, promossa dalla Regione del Veneto, ha evidenziato che una percentuale significativa dei pazienti ricoverati allo IOV ha trovato gli spazi di assistenza poco silenziosi rispetto alle proprie esigenze. La creazione di uno spazio dedicato al silenzio, esterno alle dinamiche dei reparti e degli ambulatori, è una delle risposte che si stanno offrendo a fronte di tali rilievi.
La stanza del silenzio è un progetto promosso dal Comitato unico di garanzia (CUG) aziendale.