Quasi mai un tumore insorge per un’unica causa. Nella maggior parte dei casi vi contribuiscono diversi fattori di rischio tra i quali lo stile di vita gioca un ruolo primario. L’aumento delle patologie tumorali che si registra da qualche decennio è dovuto certamente all’invecchiamento della popolazione ma anche, almeno in parte, alla diffusione di abitudini scorrette. Per contrastare questa tendenza è fondamentale fare prevenzione, incominciando dai nostri comportamenti e scelte quotidiani in fatto di alimentazione, attività fisica, rapporto con fumo e alcol e attenzione al proprio stato di salute.
Di grande importanza è anche la prevenzione che si attua mediante la diagnosi precoce, in particolare attraverso programmi di screening volti a individuare eventuali lesioni precancerose, per impedire che evolvano in tumore, oppure cancerose, per ottenere la guarigione o comunque limitare la progressione della patologia. Lo IOV offre screening per l’epatite C, polmonare e senologico per giovani donne ed effettua i test per la ricerca del papillomavirus umano (HPV) per lo screening per il carcinoma della cervice uterina.
Per ogni tipo di tumore c’è anche una piccola ma significativa percentuale di casi – tra il 5 e il 10% – in cui l’insorgenza della neoplasia è dovuta a cause ereditarie, cioè a una mutazione genetica trasmessa dai genitori ai figli. Questi ultimi non ereditano il tumore dovuto a quell’alterazione ma, eventualmente, solo la predisposizione a sviluppare quel tumore più facilmente rispetto alla popolazione generale. Essi, pertanto, dovranno sottoporsi ad adeguati protocolli di prevenzione e sorveglianza, decisi sulla base di un’apposita consulenza genetica oncologica.