La Regione del Veneto promuove uno screening per l’epatite C totalmente gratuito nei soggetti nati tra il 1969 e il 1989. Lo screening è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.
Gli obiettivi dello screening per epatite C sono molteplici. In primo luogo rilevare le infezioni da HCV ancora non diagnosticate e garantire la possibilità di un trattamento farmacologico precoce e altamente efficace. Un altro intento è quello di interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni.
Il test di screening consiste nel prelievo di sangue con ricerca degli anticorpi contro il virus dell’epatite C.
Si potrà effettuare il test in occasione di un accesso alle strutture sanitarie (ad esempio: ricovero ospedaliero, intervento in day hospital, visita specialistica, accesso ai laboratori del Servizio Sanitario Regionale – SSR) o dopo confronto con il proprio medico curante.
In alternativa, si potrà aspettare di ricevere l’invito ad effettuare il test, seguendo le indicazioni che verranno fornite dalla propria Azienda ULSS di residenza.
Si potrà recuperare l’esito del test tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico o tramite le consuete modalità di ritiro dei referti di laboratorio.
In caso di positività al test di screening, il personale sanitario contatterà il soggetto per gli ulteriori approfondimenti e organizzerà una visita presso il centro specialistico di riferimento.
Tutto il percorso è gratuito, senza necessità di pagare il ticket. I costi del percorso di screening HCV sono, infatti, interamente coperti dal Servizio Sanitario Regionale.
PERCHÉ ADERIRE ALLO SCREENING?
- Per rilevare un’infezione da HCV ancora non diagnosticata;
- Perché esiste un trattamento farmacologico precoce e altamente efficace;
- Per interrompere la circolazione del virus HCV impedendo nuove infezioni.
Eseguire lo screening allo IOV-IRCCS
I pazienti in trattamento o in follow up allo IOV-IRCCS nati tra il 1969 e il 1989 e residenti in Veneto.
Sono esclusi dallo screening i soggetti che abbiano già eseguito sierologia HCV e/o HCV-RNA quantitativo nei 12 mesi precedenti; i soggetti con esenzione per patologia 014 e 016 e i soggetti in trattamento con farmaci antivirali per epatite C o che li abbiano assunti negli ultimi 12 mesi.
Il test gratuito, nell’ambito della campagna regionale di screening, verrà offerto dallo IOV-IRCCS una sola volta durante la durata del progetto, in attuazione alle disposizioni contenute nel decreto del Ministero della Salute del 14/05/2021.
Il test di screening consiste in un prelievo di sangue con ricerca degli anticorpi contro il virus dell’epatite C (HCV) da eseguire al centro prelievi delle sedi IOV-IRCCS di Padova o Castelfranco Veneto.
In occasione delle visite e/o trattamenti allo IOV-IRCCS, i pazienti riceveranno la modulistica relativa alla campagna di screening HCV, comprensiva di modulo del consenso informato. I pazienti interessati all’iniziativa potranno richiedere ulteriori informazioni al proprio medico specialista IOV, il quale effettuerà la prescrizione dell’esame sierologico gratuito a seguito della consegna del consenso informato controfirmato.
I pazienti degenti che desiderano aderire allo screening potranno eseguire il prelievo finalizzato allo screening in occasione della dimissione dallo IOV-IRCCS.
Il prelievo di sangue per la ricerca del virus HCV potrà essere eseguito nel centro prelievi delle sedi IOV-IRCCS di Padova e Castelfranco Veneto, in occasione dell’esecuzione degli altri esami ematochimici (in caso di paziente in fase di trattamento attivo) o singolarmente (in caso di paziente in follow up).
L’esito del test di screening potrà essere ritirato attraverso le consuete modalità con le quali il cittadino recupera gli esiti degli esami di laboratorio:
- ritiro allo sportello;
- scarico on line sul portale dello IOV-IRCCS;
- accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico.
In caso di esito positivo dell’esame di screening, il paziente verrà contattato dal personale del centro specialistico di riferimento per la programmazione della visita specialistica (senza pagamento di Ticket) finalizzata al trattamento di HCV.
I centri specialistici per la cura dell’Epatite C individuati dallo IOV-IRCCS sono:
- UOC Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda ospedale – Università di Padova, per la sede di Padova;
- UOC Malattie infettive e UOC Gastroenterologia dell’Ospedale di Treviso (Azienda ULSS 2 “Marca Trevigiana”) per la sede di Castelfranco Veneto.
In tal caso i pazienti potranno rivolgersi per la prescrizione dell’esame di screening HCV direttamente al proprio Medico di Medicina Generale.
Successivamente potranno eseguire il prelievo presso uno dei laboratori individuati dall’Azienda ULSS di residenza. In caso di esito positivo, gli stessi verranno successivamente convocati dal centro specialistico individuato dall’Azienda ULSS di residenza.
La Regione del Veneto offre a tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 e residenti in Veneto la possibilità di eseguire gratuitamente la ricerca sierologica dell’Epatite C (HCV).
I cittadini non in cura allo IOV-IRCCS potranno aderire alla campagna comunicandolo direttamente al proprio Medico di Medicina Generale oppure in occasione di altri contatti con il Servizio Sanitario Regionale (es: visite ambulatoriali).
I pazienti interessati ad eseguire lo screening HCV che appartengono a una classe di età differente potranno chiedere maggiori informazioni in merito alla ricerca sierologica di HCV al proprio Medico di Medicina Generale.
- Chiedendo direttamente al medico specialista IOV di riferimento al momento della visita o del ricovero;
- inviando una email all’indirizzo: [email protected];
- contattando il proprio Medico di Medicina Generale.
In sintesi...
Epatite C
L’epatite C è un’infezione del fegato causata dal virus HCV.
La malattia spesso decorre senza sintomi o con disturbi vaghi e aspecifici. La guarigione avviene in circa il 20% dei casi, ma in un’elevata percentuale di pazienti (circa 80-85%), l’infezione acuta può diventare cronica e trasformarsi in una patologia di lunga durata. In alcuni casi può causare una cirrosi, ossia una condizione grave del fegato che può portare a insufficienza d’organo e tumore al fegato.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel mondo vi siano circa 58 milioni di persone con infezione cronica da HCV e circa 1,5 milioni di nuove infezioni all’anno. Stima, inoltre, che nel 2019 siano morte circa 290.000 persone a causa di malattie del fegato correlate all’epatite C.
La malattia è diffusa in tutto il mondo e i paesi con i più alti tassi di infezioni croniche sono l’Egitto, il Pakistan e la Cina.
L’infezione da HCV si trasmette prevalentemente attraverso il contatto di ferite, anche lievi, con sangue infetto, o tramite scambio di siringhe contaminate. Sono sufficienti anche piccolissime quantità di sangue per trasmettere l’infezione. Più raramente la trasmissione avviene attraverso rapporti sessuali non protetti oppure dalla madre al figlio durante la gravidanza o il parto.
Diagnosticare e trattare l’epatite C in fase iniziale impedisce l’avanzamento della malattia, evita le complicanze delle fasi avanzate, quali la cirrosi, il tumore al fegato e altri gravi disturbi, riduce i costi complessivi del trattamento e migliora la qualità di vita dei pazienti.
Dalla fine del 2014, sono disponibili anche in Italia i nuovi farmaci antivirali orali ad azione diretta (Direct Antiviral Agents – DAA) per la terapia dell’epatite C. Sono farmaci altamente efficaci nell’eliminare definitivamente l’infezione da HCV. Inoltre sono molto ben tollerati in tutte le categorie di pazienti infetti.