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«QUI SI STA BENE»: LO IOV-IRCCS NELLA “TOP TEN” DELLE AZIENDE SANITARIE ITALIANE DOVE LAVORARE È UN “PIACERE”

«QUI SI STA BENE»: LO IOV-IRCCS NELLA “TOP TEN” DELLE AZIENDE SANITARIE ITALIANE DOVE LAVORARE È UN “PIACERE”
Istituzionali, Comunicati stampa

Giudicate positivamente dagli stessi lavoratori condizioni organizzative, gestione del Covid, piani di welfare, propensione al dialogo e alla flessibilità, possibilità di bilanciare lavoro e famiglia. Il DG Benini: «Il benessere degli operatori va specularmente a vantaggio degli assistiti. Creato un circolo virtuoso nel quale la collaborazione, il coinvolgimento, le sinergie, lo spirito di squadra, la disponibilità e la fiducia si riflettono sull’efficienza, la produttività e sulla bontà del lavoro svolto».

Più di tremila aziende italiane indagate sulla gestione dell’emergenza Covid, i carichi di lavoro, la retribuzione, le prospettive di carriera, il rapporto tra colleghi, lo smart working, il bilanciamento tra lavoro e famiglia. Dalle costruzioni alla logistica, dalla farmaceutica all’hi-tech, dalle banche all’abbigliamento, dal commercio alla formazione, passando per la sanità, il sociale, i centri di ricerca, l’inchiesta “Italy’s Best Employers” – sondaggio realizzato da Statista, piattaforma digitale che raccoglie ed elabora dati economici, in partnership con il Corriere della Sera – ha scandagliato i luoghi dove, a livello nazionale, al mattino andare a lavorare è un “piacere”. Per condizioni organizzative, piani di welfare, propensione al dialogo e alla flessibilità, insomma per un buon “clima” che dà benessere.

Ebbene, di quelle tremila aziende ne sono state selezionate 400, tra medie imprese e multinazionali, dove “si sta bene”. L’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS si è piazzato nella top ten delle aziende sanitarie, inserito al 9° posto a livello italiano (e al 105° considerando la totalità delle imprese valutate, di tutti i settori) con un punteggio di 8.15. Lo IOV-IRCCS è dunque tra i primi dieci in compagnia di grandi e prestigiose strutture, ovvero dietro l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi e l’Azienda ospedaliera Senese, la Fondazione IRCCS Istituto nazionale dei Tumori, l’Ospedale San Raffaele, il Policlinico di Modena, l’Istituto Giannina Gaslini, l’Ospedale maggiore Policlinico di Milano, la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli, e davanti all’AUO Città della Salute e della Scienza di Torino.

La modalità è semplice: tra aprile e maggio 2021 Statista ha interrogato decine di migliaia di lavoratori italiani su base volontaria con domande sulla propria azienda o su altre realtà attive nello stesso comparto. Ne è uscito un voto (da 0 a 10) in modalità “pagella” che ha così permesso la costruzione di una classifica generale e di altre venti definite per singole categorie economiche.

«Dove si sta bene, si lavora bene, e questo vale ancor di più in una struttura sanitaria, perché quel benessere dei lavoratori va specularmente a vantaggio degli assistiti. L’indagine svolta da Statista ci dà una duplice soddisfazione – sottolinea Patrizia Benini, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – Da un lato il modo in cui gli operatori sanitari vivono la relazione con l’azienda incide notevolmente sulla motivazione e sulla partecipazione perché il senso di appartenenza, la condivisione dei valori e della cultura conferiscono significato all’attività di ognuno, tanto più in un ambito delicato come quello oncologico. Dall’altro lato, lungi dall’essere un risultato autoreferenziale caduto dall’alto, sono stati loro stessi ad aver liberamente e spontaneamente evidenziato come allo IOV il clima aziendale sia positivo. Si va così a creare, partendo dai lavoratori, un circolo virtuoso nel quale la collaborazione, il coinvolgimento, le sinergie, lo spirito di squadra, la disponibilità e la fiducia si riflettono sull’efficienza, la produttività e sulla bontà del lavoro svolto».

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