Ambulatori di prima visita, controllo tossicità e follow-up
Gli ambulatori della Radioterapia sono organizzati per patologia e possono essere:
- monodisciplinari, caratterizzati cioè dalla presenza del medico radioterapista che esegue sia prime visite, con la presa in carico del paziente, sia attività di follow up. A tutti i pazienti trattati è, infatti, offerta la possibilità di essere seguiti da personale qualificato anche dopo la fine del trattamento, tramite visite finalizzate al monitoraggio clinico e strumentale delle cure e di eventuali effetti collaterali.
- multidisciplinari, caratterizzati invece dalla presenza del medico radioterapista responsabile della patologia e di altri specialisti (solitamente il chirurgo oncologo e/o l’oncologo medico) per le prime visite che necessitano di una valutazione plurispecialistica. Negli ambulatori dedicati alle neoplasie della sfera otorinolaringoiatrica, ai linfomi, ai tumori del tratto gastroenterico e ai tumori della prostata vengono eseguite sia prime visite che attività di follow-up.
Sezione cure (sedi di Padova e Schiavonia)
Padova
La sezione cure di Padova dispone di tre acceleratori lineari, tecnologicamente avanzati, per l’irradiazione della zona tumorale con fasci di fotoni X. Queste apparecchiature sono in grado di offrire trattamenti di alta precisione, che permettono un’erogazione rapida ed estremamente accurata anche su volumi tumorali con forme complesse e particolari, con possibilità di dosi più elevate e quindi più efficaci, limitando la tossicità e gli effetti collaterali su organi sani.
Si eseguono i seguenti trattamenti:
- trattamenti a intensità modulata (IMRT), tecnica in grado di colpire neoplasie di forma complessa e irregolare, poste in prossimità di organi critici che potrebbero essere danneggiati se irradiati;
- volumetric arc therapy (V-MAT), tecnica “volumetrica” grazie alla quale è possibile aumentare la precisione e l’accuratezza, e quindi l’efficacia, del trattamento radiante anche in presenza di lesioni molto piccole, situate in zone profonde;
- image guided radio therapy (IGRT), tecnica in grado di controllare in tempo reale l’esecuzione del trattamento e di correggere le caratteristiche del fascio in caso di non conformità;
- trattamenti di irradiazione corporea totale (TBI) per il condizionamento del trapianto di midollo osseo.
All’interno della sezione cure c’è, inoltre, un bunker per brachiterapia ad alta intensità di dose (HDR), metodica in cui il materiale radioattivo viene posto a contatto del tessuto malato o inserito in esso. Tale tecnica è eseguita in regime ambulatoriale, senza necessità di ricovero, e viene utilizzata per la cura di alcune neoplasie di esofago, polmone, vie biliari, canale cervicale, endometrio e retto. Altro importante utilizzo della brachiterapia HDR è rivolto al paziente, anche pediatrico, affetto da sarcoma. In questo contesto vi è una stretta collaborazione con il chirurgo che posiziona nel letto operatorio, in anestesia generale, i vettori in cui inserire l’Iridio 192. I brachiterapici con HDR sono eseguiti in regime ambulatoriale, senza necessità di ricovero.
La sezione cure è dotata, infine, di ambulatori dedicati ai pazienti in trattamento, sia adulti che pediatrici: ogni paziente, infatti, nel corso del trattamento è sottoposto a controlli clinici programmati oppure su richiesta del paziente stesso. Negli ambulatori medici, gli infermieri professionali sono attivamente impegnati nella prevenzione e cura dei possibili effetti collaterali per migliorare la qualità di vita dei pazienti sottoposti a radioterapia.
Schiavonia
La sede di Schiavonia dedicata ai trattamenti radioterapici è dotata di due Acceleratori Lineari, una Tomoterapia e un TAC simulatore. La sezione è particolarmente funzionale, progettata per la radioterapia ambulatoriale e per pazienti ricoverati in altre sedi. La Tomoterapia viene impiegata per trattamenti di precisione e nei pazienti pediatrici con l’irradiazione dell’asse spinale. Queste tecnologie sono in grado di offrire trattamenti di alta precisione: trattamenti ad intensità modulata (IMRT), “VolumetricArcTherapy” (V-MAT), “Image Guided Radio Therapy” (IGRT).
Degenza, Day-Hospital e Sezione Protetta
I reparti di ricovero, tutti di recente ristrutturazione, si trovano all’Ospedale Busonera.
La degenza (10 posti letto) è dedicata alla cura di pazienti oncologici trattati mediante radioterapia non gestibili ambulatorialmente e al supporto di coloro i quali manifestano tossicità acute in corso di trattamento o condizioni cliniche generali che richiedano terapie da eseguire in regime di ricovero.
Il day hospital (2 letti e 3 poltrone) è rivolto a pazienti che necessitano di stretto monitoraggio clinico-laboratoristico e/o di eventuali terapie di supporto in caso di tossicità correlata al trattamento.
Nella sezione protetta (8 posti letto) dedicata al ricovero dei pazienti affetti da tumore della tiroide che devono assumere il 131 iodio. Questa è una forma di brachiterapia (chiamata radioterapia metabolica) che prevede l’assunzione di una compressa contenente una sostanza radioattiva (in questo caso un radioisotopo dello iodio) che andrà a localizzarsi e fissarsi unicamente nel tessuto tiroideo residuo e nel tessuto patologico di derivazione tiroidea.
Altra tecnica di brachiterapia che viene da noi effettuata è la brachiterapia episclerale nel melanoma dell’occhio. Tale tecnica prevede il posizionamento di placche oftalmiche con 125I e viene eseguita in stretta collaborazione con la Clinica oculistica dell’Azienda ospedaliera di Padova, dove questi pazienti vengono anche ricoverati.
Radioterapia Intraoperatoria (IORT)
La radioterapia intraoperatoria (IORT) è una tecnica che permette l’utilizzo di radiazioni ionizzanti durante l’intervento chirurgico. Allo IOV viene impiegata su pazienti selezionate affette da cancro della mammella, cui viene somministrata una singola dose di radioterapia nel corso dell’intervento chirurgico.Relativamente all’utilizzo di questa tecnica, l’unità di Radioterapia ha partecipato allo studio internazionale TARGIT A, cui hanno aderito 29 centri, di cui due in Italia, e proseguirà partecipando al più recente studio internazionale TARGIT B.