Gruppo infermieristico per la ricerca clinica
Alla Direzione delle professioni sanitarie fa capo il Gruppo infermieristico per la ricerca clinica. La ricerca clinica in oncologia è fondamentale per identificare nuovi e più efficaci trattamenti per la malattia, nuove modalità di somministrazione e per testare l’efficacia di nuovi modelli di assistenza.
L’impegno della professione infermieristica è sempre più orientato all’utilizzo della ricerca nell’assistenza e nasce dall’esigenza di migliorare le situazioni non soddisfacenti, identificando bisogni non soddisfatti sia di natura conoscitiva, clinica o assistenziale, allo scopo di misurare il grado di efficacia e di efficienza della prestazione.
L’infermiere di ricerca diventa il perno per garantire elevati standard di qualità delle cure essendo esclusi, dai livelli di assistenza erogati, le prestazioni sanitarie che non soddisfano il principio di efficacia ed appropriatezza, ovvero la cui efficacia non è dimostrabile in base alle evidenze scientifiche disponibili (DL 229/99).
L’infermiere di ricerca nasce per favorire una stretta interconnessione tra ricerca e cura, con una vocazione particolare alla ricerca traslazionale e vuole garantire qualità, originalità, innovazione e trasferibilità alla pratica clinica.
Al fine di portare in quest’ambito il contributo tecnico/assistenziale, all’interno della Direzione delle professioni sanitarie è stato costituito il Gruppo infermieristico per la ricerca clinica che ha la responsabilità di:
- proporre, sviluppare e condurre protocolli e progetti di ricerca infermieristici per produrre nuove conoscenze relative alle problematiche di interventi assistenziali;
- provvedere all’organizzazione delle procedure per garantire l’avvio e il buon funzionamento di questo organismo;
- seguire le sperimentazioni cliniche dal punto di vista assistenziale;
- coordinare il gruppo infermieristico di ricerca;
- formare il personale infermieristico nella sperimentazione clinica all’interno delle strutture complesse e semplici;
- supervisionare le attività in modo da garantire il coordinamento con le altre figure di supporto e secondo i carichi di lavoro;
- discutere con lo sperimentatore in merito alla fattibilità dello studio;
- organizzare le procedure di randomizzazione e registrazione e la raccolta dei dati;
- organizzare report periodici per l’aggiornamento dei database comuni;
- gestire la somministrazione dei farmaci sperimentali, eseguire i prelievi e i controlli previsti dai diversi studi sperimentali;
- organizzare la chiusura dello studio;
- collaborare nella pubblicazione di lavori scientifici.
