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UOC CHIRURGIA ONCOLOGICA DEI TESSUTI MOLLI, DEL PERITONEO E DEI MELANOMI, RIMOSSO UN SARCOMA RETROPERITONEALE DA QUASI 11 CHILI

UOC CHIRURGIA ONCOLOGICA DEI TESSUTI MOLLI, DEL PERITONEO E DEI MELANOMI, RIMOSSO UN SARCOMA RETROPERITONEALE DA QUASI 11 CHILI
Prevenzione e cura

Un complesso intervento chirurgico di asportazione radicale di un sarcoma di quasi 11 chili, insieme al colon destro e a un segmento epatico, risparmiando il rene omolaterale e gli altri organi addominali. Lo ha eseguito il direttore della UOC Chirurgia oncologica dei tessuti molli, del peritoneo e dei melanomi, Prof. Simone Mocellin, coadiuvato dal Dott. Marcodomenico Mazza, insieme all’equipe dell’UOC Anestesia 1 e della sala operatoria dell’Ospedale Busonera.

L’operazione, durata circa cinque ore, è stata effettuata su un paziente ottantenne, in seguito alla comparsa di una distensione addominale e successivamente al riscontro, nella TC all’addome, di una voluminosa neoformazione retroperitoneale destra di circa 30 cm di diametro.

«Sebbene si tratti di una patologia trattata spesso nella nostra unità operativa – spiegano i chirurghi – questo caso è stato più complesso da affrontare sia per la fragilità del paziente, dovuta alla sua età, sia perché la neoplasia aveva infiltrato il colon destro e il lobo destro del fegato, prendendo stretti rapporti anche con il pancreas, il duodeno e il rene destro. Esclusa la possibilità di trattare il paziente per via sistemica, e alla luce del rapido e progressivo peggioramento clinico, abbiamo optato per l’intervento chirurgico, valutando con attenzione i rischi della procedura».

L’esame istologico della voluminosa massa confermava la diagnosi di liposarcoma dedifferenziato (un sarcoma che origina dal tessuto adiposo) del diametro massimo di 70 cm del peso esatto di 10,7 chili, asportato radicalmente. Il decorso post-operatorio è stato regolare.

«I sarcomi sono un’entità rara, rappresentano meno dell’1% dei tumori dell’adulto, e ancora più insolite sono le localizzazioni retroperitoneali, tanto più di queste dimensioni – continuano i chirurghi – I casi di sarcomi retroperitoneali definiti giganti, con un diametro maggiore a 30 cm o 20 chilogrammi di peso, sono molto pochi anche in letteratura. Non sempre la chirurgia è proponibile e, anche in questo caso, abbiamo valutato molto attentamente i rischi prima di procedere. Vista l’alta probabilità di recidiva di questo tipo di tumori, allo IOV stiamo conducendo, inoltre, ricerche sperimentali sulle alterazioni molecolari che portano allo sviluppo dei sarcomi. L’obiettivo è arrivare a nuovi farmaci utili a combattere efficacemente il residuo tumorale microscopico responsabile della ripresa della malattia che, spesso, è presente al momento dell’intervento ma non è visibile e quindi non viene asportato dal chirurgo».

L’equipe che ha eseguito l’intervento.
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