Ancora una volta l’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS fa l’en plein di riconoscimenti per l’attenzione riservata alla salute delle donne: sono tre i “Bollini rosa” (il numero massimo) assegnati per la settima volta consecutiva allo IOV dalla Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che ha valutato gli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie dell’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in un’ottica di genere.
«Fin dalla sua nascita lo IOV si è contraddistinto per una grande attenzione alle patologie femminili, non solo sul versante strettamente clinico ma con una presa in carico globale e complessiva, dal punto di vista fisico e psicologico, creando dei percorsi personalizzati, pensati su misura attorno ad ogni singola paziente – commenta il Direttore Generale, Patrizia Benini – Siamo pertanto molto felici e orgogliosi del pubblico riconoscimento che anche quest’anno ci ha assegnato l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna che ha attestato, con la sua autorevolezza, come le iniziative da noi promosse nel campo della salute della donna siano rilevanti a livello nazionale. Si va così sviluppando e saldamente ancorando una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e, per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate. Vogliamo condividere questo successo con tutti i nostri operatori che l’hanno reso possibile, lavorando affinché la popolazione femminile possa accedere a percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati, efficienti ed efficaci».
«La 10a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa per il biennio 2022-2023 è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari, ecc..). Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza di percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
A partire dal 10 gennaio 2022 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.