Sostenere la ricerca scientifica per approfondire i meccanismi che caratterizzano il tumore al colon-retto: è la “consegna” lasciata da Michela Simionato, mancata nel 2021 a 44 anni proprio a causa di questa neoplasia.
Michela, laureata in giurisprudenza all’Università di Trento, lavorava all’Agenzia delle Entrate, era sposata con Andrea e aveva una grande passione: i paesaggi del Cadore. Durante la malattia e nelle sue ultime volontà aveva espresso il forte desiderio, lucido e lungimirante, di sostenere la ricerca oncologica. Ciò ha portato i genitori Maria e Graziano, insieme all’Istituto Oncologico Veneto, a istituire a suo nome una borsa di studio di 25mila euro dedicata alla ricerca sul tumore che le è stato fatale. Un percorso iniziato lo scorso anno, quando i genitori consegnarono al Direttore generale Patrizia Benini le donazioni di parenti e amici per l’ultimo saluto alla figlia.
La borsa di studio è stata presentata venerdì 3 febbraio al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto nell’ambito della serata dedicata alle “Nuove acquisizioni nella cura dei tumori”, organizzata dall’associazione Comitato borsa di studio per la cura dei tumori. Nell’occasione, i beneficiari delle borse dedicate a Tina Anselmi, istituite dal Comitato grazie alla generosità di cittadini, enti e gruppi, hanno illustrato le ricerche finanziate con tale contributo.
Era presente una folta rappresentanza dello IOV: il Direttore generale Patrizia Benini, il Direttore medico Alessandra Cappelletto, il Direttore del Dipartimento di Chirurgia Pierluigi Pilati, il Direttore dell’UOC Anatomia e istologia patologica Antonio Scapiniello e i Dottori Roberto Sartori e Marco Basso dell’UOC Oncoematologia, che hanno presentato le rispettive ricerche.
