Il progetto della Dott.ssa Anna Tosi, ricercatrice IOV, si aggiudica il prestigioso finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca con un punteggio di eccellenza. Obiettivo: utilizzare tecnologie avanzate di profilazione spaziale per comprendere i meccanismi alla base delle recidive impreviste, aprendo la strada a strategie terapeutiche più precise e personalizzate.
Un risultato di eccellenza per la ricerca biomedica della Regione. L’Istituto Oncologico Veneto (IOV – IRCCS) ottiene un prestigioso finanziamento da oltre 1 milione di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) grazie alla proposta progettuale presentata dalla Dott.ssa Anna Tosi, vincitrice del Bando FIS 3 (Fondo Italiano per la Scienza).
Il progetto, intitolato “Innovative spatial profiling of early triple negative breast cancer landscape to shed light on unexpected outcomes”, si è distinto nella competitiva linea di intervento “LS2 – Integrative Biology: from Genes and Genomes to Systems”. Su quattro progetti finanziati a livello nazionale in questa specifica categoria per i ricercatori emergenti (Starting Grant), quello della Dott.ssa Tosi è l’unico condotto da un’istituzione del Veneto, confermando il ruolo di leadership dello IOV nel panorama scientifico avanzato.
Il Bando FIS 3, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca con una dotazione complessiva di 475 milioni di euro per il biennio 2024-2025, rappresenta uno tra i principali strumenti nazionali per il sostegno alla ricerca. Strutturato sul modello competitivo dello European Research Council (ERC), il programma mira a finanziare progetti di elevatissimo profilo scientifico, selezionati esclusivamente sulla base di criteri di alta qualificazione, originalità e innovatività della proposta. La procedura finanzia tre macro-tipologie di carriera: Advanced Grant per i ricercatori affermati, Consolidator Grant per chi è in fase di consolidamento e Starting Grant. È in quest’ultima categoria, riservata ai ricercatori emergenti che hanno conseguito il dottorato da non più di 7 anni e che dimostrano il potenziale per raggiungere la piena indipendenza scientifica, che si colloca il successo della Dott.ssa Tosi.
Unica eccellenza veneta nella Biologia Integrata in un bando che seleziona le migliori proposte basandosi sui rigorosi parametri dello European Research Council (ERC), il progetto dello IOV ha ottenuto un punteggio di 41,5, posizionandosi accanto a soli altri tre centri di ricerca italiani (situati a Bologna, Torino e Palermo) nella categoria LS2. Questo risultato premia la capacità dell’Istituto di integrare la ricerca genomica con l’analisi dei sistemi biologici complessi.Questo risultato rappresenta un traguardo di grande valore per tutto lo IOV e per la sanità veneta – afferma il Commissario dell’Istituto Oncologico Veneto, dott. Francesco Benazzi. – Il finanziamento ottenuto dalla Dott.ssa Tosi conferma la capacità del nostro Istituto di attrarre risorse altamente competitive e di promuovere una ricerca che guarda al futuro, innovativa e centrata sui bisogni dei pazienti. Investire in progetti come questo significa rafforzare la nostra missione: offrire cure sempre più efficaci e personalizzate, costruite sulla conoscenza scientifica d’eccellenza.
La sfida clinica: il cancro al seno Triplo Negativo.
Il cancro al seno triplo negativo (TNBC) rappresenta una delle forme più aggressive e difficili da trattare di carcinoma mammario, con un alto rischio di recidiva e limitate opzioni terapeutiche. Grazie al finanziamento di 1.037.124,70 euro, la Dott.ssa Tosi applicherà tecnologie di profilazione spaziale di ultima generazione. L’obiettivo è mappare il “paesaggio” tumorale per comprendere perché alcune pazienti, anche in stadi precoci, vadano incontro a recidive inattese, aprendo la strada a future terapie personalizzate.
Essere riconosciuta con questo finanziamento è per me un motivo di grande orgoglio. – dichiara la Dott.ssa Anna Tosi – La ricerca oncologica è fondamentale per trasformare la conoscenza in cure concrete, e poter contribuire a questo percorso è una vera responsabilità e privilegio. Questo riconoscimento non premia solo me, ma la capacità di un Istituto come l’Istituto Oncologico Veneto di investire nella ricerca innovativa. Sono orgogliosa di far parte di un progetto che può aprire nuove strade nella lotta contro il cancro al seno triplo negativo.
Ulteriore conferma questa, che la strada della ricerca dello IOV è sul binario vincente. – commenta il Direttore Scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto IRCCS, prof. Antonio Rosato, dopo la comunicazione da parte del Ministero dell’Università e Ricerca: Oltre al prestigio e alla conferma dell’altissima qualità, nel panorama nazionale, della ricerca veneta è anche una sfida concreta ad un tipo di breast cancer, sul quale è urgente mettere a punto una terapia mirata ed efficace.



