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SEDE DI CASTELFRANCO VENETO: TAGLIO DEL NASTRO PER IL ROBOT “DA VINCI”

SEDE DI CASTELFRANCO VENETO: TAGLIO DEL NASTRO PER IL ROBOT “DA VINCI”
Prevenzione e cura, Comunicati stampa

Il sofisticato sistema robotico, frutto di un ingente investimento regionale, permette un approccio mini-invasivo per una vasta e articolata gamma di procedure chirurgiche complesse. Inaugurato nella sede dello IOV di Castelfranco Veneto, consente interventi di massima precisione, riduce la degenza e le complicanze, migliora il decorso post-operatorio. Il DG Benini: «Prima inaugurazione della nuova Direzione a testimoniare che il percorso di sviluppo dello IOV è in continua evoluzione: l’obiettivo è caratterizzare le diverse sedi che compongono l’Istituto, concepito come una matrice unica che unisce tanti tasselli, ciascuno con le proprie peculiarità».

Un gioiello di alta tecnologia, per un approccio terapeutico di estrema finezza e precisione, che offre al paziente molteplici vantaggi. È il Robot Da Vinci “XI 4000”, inaugurato stamane nella sede dello IOV di Castelfranco Veneto alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, del Direttore Generale dello IOV-IRCCS Patrizia Benini e del Sindaco di Castelfranco Veneto Stefano Marcon.

Il sofisticato sistema robotico è frutto di un ingente investimento regionale: la sola attrezzatura vale 2.684.000 euro (Iva compresa) cui si aggiungono 950.000 euro per la copertura full risk per 5 anni mentre il materiale di consumo richiede 1.500.000 euro l’anno. Da Vinci permette un approccio mini-invasivo per una vasta e articolata gamma di procedure complesse, offrendo al chirurgo che lo governa una visione di campo magnificata in 3D, la possibilità di utilizzo di ferri chirurgici con un’ampiezza di movimento a 360°, andando a simulare i movimenti del polso umano (la cosiddetta “wristed technology”) per una manipolazione fine dei tessuti. E ancora: possibilità di immagine a fluorescenza, integrazione tra consolle e movimenti sincronizzati del letto chirurgico, facoltà di controllo da remoto dello strumentario. Tutto questo si traduce in indubbi benefici per l’assistito: riduzione della degenza media e delle complicanze, migliore decorso post-operatorio, minor dolore e quindi minore ricorso a farmaci antidolorifici, minori perdite ematiche (con più contenuta somministrazione di emoderivati), ripresa dell’attività lavorativa in tempi più rapidi.

Il nuovo Robot Da Vinci viene utilizzato per interventi di chirurgia generale e urologica dalle Unità già presenti allo IOV. Può essere impiegato anche per interventi di altre branche specialistiche quali chirurgia toracica, ginecologica e ORL. Per il 2021 si stima di eseguire a Castelfranco, con il nuovo sistema robotizzato, oltre 300 interventi chirurgici.

«Ogni inaugurazione è molto più di un semplice taglio del nastro: è un arco che lancia nel futuro, l’abbrivio verso qualcosa di nuovo, la prima pagina di un libro da scrivere insieme. Con grande soddisfazione oggi diamo il benvenuto – commenta il Direttore Generale, Benini – a questo nuovo sistema robotico, in questa che è la prima inaugurazione della nuova Direzione Strategica, e lo facciamo nella sede di Castelfranco Veneto: questo evidenzia come lo IOV-IRCCS è composto da tante “anime”, ognuna con le proprie peculiarità, inserite in una matrice unitaria che è proprio l’Istituto. Il Robot Da Vinci sarà un validissimo compagno di viaggio dei nostri professionisti: Leonardo era un sommo scienziato, un uomo d’ingegno, un inventore, un artista. E questo sistema robotico che da lui prende il nome, testimonierà non solo la finezza della tecnica ma anche la fondamentale importanza della “mano” dell’uomo che la guida. Grandi macchine, per grandi uomini».

«La chirurgia robotica rappresenta la naturale evoluzione della chirurgia mininvasiva grazie all’integrazione di una visione 3D ad alta definizione con strumentazione “Endowrist” e sistema intuitivo di controllo degli strumenti. Il Robot Da Vinci – spiega il dott. Pierluigi Pilati, direttore del Dipartimento di Chirurgia dello IOV-IRCCS – è formato da 3 componenti principali. Innanzitutto una console chirurgica che costituisce il centro di controllo del sistema, tramite la quale il chirurgo gestisce la strumentazione tramite una visione del campo operatorio 3D ad alta definizione. Il sistema è finalizzato a simulare esattamente il naturale allineamento degli occhi e delle mani con la strumentazione robotica. La dotazione consiste in oltre 70 tipi diversi di strumenti dotati di “7 gradi di libertà” e di “polso”, riproducendo i movimenti della mano anche in spazi estremamente limitati, garantendo un’assoluta precisione del gesto chirurgico. C’è poi il carrello paziente che rappresenta la componente operativa del sistema e si compone di 4 braccia dedicate al supporto di strumentazione chirurgica e ottica: Infine il carrello visione costituisce l’unità centrale di elaborazione dei dati e delle immagini. Con l’acquisizione del sistema robotico Da Vinci XI proseguiamo l’implementazione dello sviluppo di nuove tipologie di cura allo scopo di allineare l’Istituto Oncologico Veneto agli standard di cura dei maggiori centri internazionali».

L’attività svolta dallo IOV-IRCCS, sede di Castelfranco, è in costante progressiva crescita: nel 2020 si sono registrati quasi 3mila ricoveri e 60mila prestazioni ambulatoriali. Presso la sede di Castelfranco, negli ultimi 3 anni, anche con la preziosa collaborazione con la ULSS 2 Marca Trevigiana, gli investimenti sono stati pari a circa 7 milioni di euro, di cui oltre 4 milioni in attrezzature sanitarie, i rimanenti in edilizia e impiantistica.

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