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CONVEGNO TRIVENETO DI ONCOLOGIA. GLI INTERVENTI DEGLI SPECIALISTI IOV PER COMPRENDERE COME CAMBIA L’ONCOLOGIA

CONVEGNO TRIVENETO DI ONCOLOGIA. GLI INTERVENTI DEGLI SPECIALISTI IOV PER COMPRENDERE COME CAMBIA L’ONCOLOGIA
Prevenzione e cura

Si apre oggi a Trieste il Convegno triveneto dell’AIOM, l’Associazione degli oncologi italiani. Macrotema scelto per la due giorni è “Dalla multidisciplinarietà all’innovazione terapeutica: il tempo della cura in oncologia” (Sala Congressi, Savoia Excelsior Starhotels, 20-21 settembre). Secondo quando sottolineato dall’AIOM, al centro della discussione sarà il “tempo” – sia come opportunità, che come criticità, “declinato in tutte le sue accezioni: il tempo per l’organizzazione sanitaria, per la cura, la ricerca. Il tempo per l’ascolto e per la comunicazione. Il tempo che va ottimizzato per ottenere efficienza, il tempo da investire per guadagnare in qualità”. Nei lavori – quattro sessioni plenarie – verranno discussi “in maniera critica i risultati ottenuti negli ultimi anni dagli agenti terapeutici più innovativi (farmaci a bersaglio molecolare come gli inibitori delle cicline, gli inibitori di EGFR e di ALK, i nuovi e i vecchi TKI, gli inibitori dei checkpoint immunitari, gli antiandrogeni di ultima generazione) sia per le neoplasie big killer, o comunque altamente incidenti sulla popolazione del nordest (le neoplasie della mammella, del polmone, del colon e della prostata) sia per le patologie più rare (i tumori neuroendocrini, le neoplasie del rene, il melanoma), risultati meritevoli di attenzione non solo in quanto a sopravvivenza e qualità di vita, ma anche in termini di esiti riferiti dai pazienti (PRO, Patient Reported Outcomes)”.

Nella due giorni ampio spazio sarà dedicato agli aspetti della ricerca clinica, della comunicazione e divulgazione, e alla qualità dell’assistenza finalizzata al benessere dell’utente. Gli specialisti dello IOV saranno presenti con il Direttore Oncologia 1 dell’Istituto, Vittorina Zagonel (chairman della sessione di apertura, La cura in oncologia dal 2000 ad oggi) e con le relazioni di Vanna Chiaron Sileni (Immunoterapia tra sogno e realtà), Sara Lonardi (Enti regolatori e comitati etici), e il rappresentante della Rete Oncologica Veneta, Alberto Bortolami (Reti: i pro e i contro delle strutture hub and spoke). L’esperienza dell’Istituto Oncologico Veneto sarà anche portata all’interno della sessione dedicata a “Il tempo della comunicazione: come e quando?”. A presiedere il workshop triveneto sarà Stefania Gori, presidente AIOM e oncologa al Centro don Calabria di Negrar.

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