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MELANOMA DAY – LA STORIA DI GIORGIA: «MAI RIMANDARE LE VISITE, IN PARTICOLARE IN CASO DI SITUAZIONI SOSPETTE»

MELANOMA DAY – LA STORIA DI GIORGIA: «MAI RIMANDARE LE VISITE, IN PARTICOLARE IN CASO DI SITUAZIONI SOSPETTE»
Storie

«Tutto è partito da una piccola macchia sulla gamba destra appena più scura della pelle, che si è rivelata essere un melanoma. Non l’ho fatta vedere subito, appena comparsa, ma ho aspettato diverso tempo». A parlare è Giorgia, padovana, 54 anni. Il suo percorso di cura allo IOV è iniziato nel 2011 con un’operazione che ha permesso di asportare interamente il melanoma, eseguita dal Dott. Marco Rastrelli, dirigente medico dell’UOC Chirurgia oncologica dei tessuti molli, del peritoneo e dei melanomi, diretta dal Prof. Simone Mocellin.

«Sembrava tutto risolto ma dopo qualche anno, nel 2014, sono comparse delle metastasi che all’inizio mi sembravano vene varicose – continua Giorgia – A quel punto mi sono dovuta sottoporre a una perfusione, sempre effettuata dal Dott. Rastrelli: un intervento molto delicato, grazie al quale ho potuto conservare la gamba, nonostante le conseguenze importanti che mi hanno portato all’invalidità, data la situazione avanzata». L’UOC di Chirurgia oncologica dei tessuti molli dello IOV è un punto di riferimento nella Regione del Veneto anche per la capacità di trattare forme tumorali avanzate, come in questo caso, con tecniche specifiche.

Dopo qualche anno, nel 2019, è arrivato per Giorgia un altro intervento alla mammella, sempre eseguito dal Dott. Rastrelli: «Sono molto grata al dottore e a tutti i professionisti dei reparti IOV: ho trovato persone davvero straordinarie». Giorgia è stata seguita anche dalla Dott.ssa Vanna Chiarion Sileni e dalla Dott.ssa Luisa Piccin, dell’UOSD Oncologia del melanoma (ora confluita nella UOC Oncologia 2 diretta dalla Prof.ssa Valentina Guarneri).

«Mi reputo una persona molto fortunata perché ho una famiglia molto bella – continua Giorgia – Sono sposata da quasi 35 anni con mio marito, che è una persona speciale e si è preso cura di me in tutti questi anni, diventando bravo come un infermiere. Ho una figlia e due nipotine di 5 e 3 anni che sono la mia gioia e mi fanno alzare alla mattina nelle giornate brutte, anche se vivono lontano. Sono molto curiosa e ho moltissimi interessi, mi piace approfondire culture diverse, seguo la politica, mi esercito con l’enigmistica e realizzo all’uncinetto dei piccoli giochi per le mie nipotine».
Il suo messaggio per la giornata del “Melanoma day” è legato all’importanza della prevenzione: «Avrei dovuto far vedere subito la macchia, appena apparsa, forse in questo modo avrei evitato i problemi successivi».

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